KONRAD LORENZ E L’ISTINTO
- riccigianfranco199
- 18 set 2023
- Tempo di lettura: 5 min
Konrad Lorenz, famoso biologo ed etologo austriaco, è spesso considerato uno dei padri dell'etologia moderna. La sua ricerca innovativa sul comportamento animale, in particolare sull'imprinting, sull'aggressività e sulla comunicazione, ha rivoluzionato la nostra comprensione di come gli animali interagiscono con il loro ambiente e tra loro.
“Sono cresciuto nella grande casa, e nell'ancora più grande giardino, dei miei genitori ad Altenberg. Nei confronti del mio indiscriminato amore per gli animali, essi furono assai tolleranti”
Konrad Lorenz è nato il 7 novembre 1903 a Vienna, in Austria. Il padre, Adolf Lorenz, era un noto chirurgo ortopedico, e la madre, Mathilde, proveniva da una famiglia di accademici. L'educazione di Lorenz è stata segnata da un profondo legame con la natura: il giovane Konrad ha trascorso gran parte della sua infanzia osservando e prendendosi cura degli animali, in particolare degli uccelli.

Lorenz proseguì la sua formazione presso l'Università di Vienna, dove studiò medicina, filosofia e biologia. Conseguì la laurea in medicina nel 1928 e proseguì gli studi nel campo della zoologia. Durante questo periodo, iniziò a sviluppare il suo interesse per il comportamento animale e intraprese un percorso che lo avrebbe portato alla sua ricerca innovativa.
Uno dei contributi più significativi di Konrad Lorenz all'etologia è stato il suo lavoro sull'“imprinting”. L'imprinting è un fenomeno in cui i giovani animali formano un forte attaccamento al primo oggetto in movimento che vedono durante un periodo critico all'inizio della vita. Lorenz condusse una serie di esperimenti con gli uccelli, in particolare oche e anatre, per studiare questo fenomeno.
In un famoso esperimento del 1935, Lorenz dimostrò che i paperi appena nati avrebbero seguito il primo oggetto in movimento che vedevano, che fosse la loro madre o lo stesso Lorenz. Questa scoperta ha avuto profonde implicazioni per la nostra comprensione dell’attaccamento e del comportamento sociale negli animali. Il lavoro di Lorenz sull'imprinting ha gettato le basi per lo studio dell'attaccamento sia negli animali che negli esseri umani.

Lorenz ha anche dato un contributo significativo allo studio dell'aggressività e della comunicazione negli animali. Ha osservato che molte specie di animali, inclusi uccelli e pesci, hanno comportamenti aggressivi innati che sono fondamentali per la loro sopravvivenza. Ha coniato il termine "meccanismi di rilascio innati" per descrivere i fattori scatenanti che danno inizio a questi comportamenti.
Inoltre, Lorenz ha studiato la comunicazione animale, in particolare il modo in cui gli animali segnalano le loro intenzioni e stabiliscono gerarchie sociali. La sua ricerca sull'etogramma, un catalogo dei comportamenti tipici di un animale, ha fornito preziose informazioni sulla comunicazione degli animali. Sosteneva che la comprensione di questi modelli di comunicazione fosse essenziale per comprendere le dinamiche sociali dei gruppi animali.
A differenza del linguaggio umano, la comunicazione animale appare rigida, monodimensionale, nel legame tra segno e significato. La medesima rigidità è presente nell’istinto animale, che possiamo definire una risposta rigida ai segnali presenti nell’ambiente. Davanti un certo stimolo, la risposta animale è rigida ed universale.
Il lavoro di Konrad Lorenz ha avuto un impatto profondo e duraturo nel campo dell'etologia e dello studio del comportamento animale. La sua ricerca pionieristica ha gettato le basi per lo sviluppo dell'etologia come disciplina e le sue idee hanno influenzato i ricercatori in vari campi, tra cui la biologia, la psicologia e l'antropologia.
Lorenz ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi nel corso della sua carriera, tra cui il Premio Nobel per la fisiologia e la medicina nel 1973, che ha condiviso con Nikolaas Tinbergen e Karl von Frisch per i loro contributi alla comprensione dei modelli di comportamento animale.
La sua vita non fu priva di ombre, per il suo coinvolgimento personale e del suo paese, l’Austria, negli orrori della seconda guerra mondiale.
Oltre ai suoi contributi scientifici, Lorenz fu uno scrittore e comunicatore coinvolgente. I suoi libri, tra cui "Sull'aggressione" e "L'anello di re Salomone", hanno introdotto le sue idee al grande pubblico e hanno contribuito alla divulgazione dell'etologia.

L'eredità di Lorenz sopravvive attraverso gli innumerevoli ricercatori e scienziati che sono stati ispirati dal suo lavoro, e i suoi contributi al campo dell'etologia rimangono rilevanti e influenti oggi come lo erano durante la sua vita. Konrad Lorenz è ricordato come una figura pionieristica nello studio del comportamento animale e uno scienziato che ha aperto nuove porte alla nostra comprensione del mondo naturale.
Per approfondire:
Konrad Lorenz, “L’anello di Re Salomone”
E l’uomo? Possiamo dire che l’uomo sia dotato di istinti come gli animali? Esploreremo questo aspetto nell’articolo completo, sul sito.
La condizione umana, letta con le lenti della psicoanalisi, sarebbe segnata da un’alienazione fondamentale: l’uomo sarebbe escluso dal suo stato di natura a causa del linguaggio.
Il linguaggio, inteso come un sistema che va al di là di un mero strumento di comunicazione, preesiste alla nascita del singolo e ne organizza l’esistenza fisica, psichica e sociale. Anzi, i segnali di vitalità del corpo vengono letti tramite interpretazioni linguistiche, commentati, descritti, orientandoli.
Il linguaggio costituirebbe quindi la base della struttura simbolica che organizza il nostro rapporto col mondo, con gli altri e con il nostro corpo.
Il linguaggio umano è segnato da una radicale ambiguità: se l’istinto e la comunicazione nel mondo animale prevedono un’associazione rigida tra segno e significato, nel linguaggio umano osserviamo invece uno scollamento tra questi due elementi, con la necessità di crea, in modo sempre singolare, un “nodo” che leghi il significante (la parola come veicolo, come atto fonetico) e il significato.
Tale nodo, unico per ciascuno, è frutto del processo di significazione.
L’irriducibilità del linguaggio umano alla mera comunicazione e la necessità di transitare dal linguaggio segnano la condizione di alienazione fondamentale dell’uomo dalla natura.
Tutto ciò avrebbe degli effetti, come abbiamo anticipato, sul rapporto dell’uomo con il proprio corpo e con la sessualità.
Se l’istinto regola il rapporto dell’animale con la dimensione sessuale, in modo rigido e invariabile, la sessualità umana invece appare, sottolinea Lacan, simile ad un “collage surrealista”: più che orientata alla mera riproduzione, la sessualità umana appare una delle modalità privilegiate di soddisfazione della pulsione.
Come l'uomo si rapporto con il proprio corpo? Lo abbiamo approfondito in questo articolo.
In particolare, se l’accoppiamento negli animali segue un preciso e rigido protocollo, codificato geneticamente ed evoluto grazie alla selezione naturale, nell’uomo la sessualità è sempre eccentrica, particolare, diversa per ciascuno.
Ne è un esempio chiaro l’importanza, per la dimensione sessuale, dell’erotismo, come elemento propulsivo per favorire l’incontro sessuale: non si tratta di un mero incontro tra corpi per fini riproduttivi, bensì della messa in gioco di fantasie, fantasmi e complessi che rendono l’esperienza della sessualità un incontro sempre sintomatico per ciascuno.
Abbiamo approfondito la questione della sessualità in questo articolo.
Ne è un esempio l’esperienza dell’inciampo, assente nel mondo animale, nel quale l’istinto appare piuttosto come una guida infallibile; nell’uomo invece la sessualità è spesso il campo nel quale si sperimenta un effetto di sorpresa, nella forma dell’inciampo, del fallimento o della delusione.
Per questo Lacan sottolineava, in modo sorprendente e contro-intuitivo, “l’inesistenza del rapporto sessuale”, l’impossibilità di sperimentare nella sessualità la piena realizzazione del fantasma umano di fare “Uno” con l’altro, di farlo coincidere con l’oggetto causa del nostro desiderio singolare.
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