JACQUES LACAN INCONTRA WILFRED BION
- riccigianfranco199
- 23 ore fa
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Gli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale furono segnati da un rinnovato clima di grande scambio e vivacità culturale, scientifica e clinica.
Finalmente, dopo tanti anni di blocco, fu possibile viaggiare in tutta Europa per conoscere e condividere le esperienze cliniche e teoriche di paesi diversi.
Ne abbiamo un esempio nella testimonianza dello psicanalista francese Jacques Lacan, contenuta nell’articolo “La psichiatria inglese e la guerra”, pubblicato nel 1947. Lo psicanalista e psichiatra ebbe la possibilità di visitare Londra pochi mesi dopo la fine della guerra, per conoscere le esperienze istituzionali guidate da Wilfred Bion.
Nella prima metà del Novecento Bion, brillante e giovane psichiatra, aveva dato vita a iniziative pionieristiche per rispondere alle enormi problematiche cliniche determinate dai traumi della guerra.
Molti soldati e civili inglesi furono infatti profondamente segnati dalle esperienze vissute durante la seconda guerra mondiale, sviluppando nevrosi di guerra e altre forme di sofferenza psichica.
Per questo era necessario individuare delle modalità di intervento capaci di offrire delle risposte ad un gran numero di pazienti. Le esperienze di gruppo divennero il campo nel quale Bion giocò la propria partita, esplorando dimensioni inedite per la psicoanalisi.
Racconta Lacan:
“Nel giro di qualche settimana il cosiddetto reparto di rieducazione era diventato sede di uno spirito nuovo, uno spirito che gli stessi ufficiali riconoscevano gli uomini in occasione delle manifestazioni collettive…

Uno spirito di corpo proprio del reparto che, man mano che partivano coloro che ne erano stati beneficiati, si imponeva che i nuovi arrivati. La consapevolezza delle specifiche condizioni dell’esistenza del gruppo, mantenuta dall’azione costante del medico animatore, ne costituiva il fondamento. Troviamo qui il principio di una cura di gruppo, fondata sulla prova e sulla presa di coscienza dei fattori necessari al costituire di un buon spirito di gruppo - cura che assume il suo valore originale rispetto a svariati tentativi fatti nello stesso registro, ma per via differenti, nei paesi anglosassoni…
Mi sono attardato a riprodurre i particolari così vivi di questa esperienza, perché mi sono parsi gravidi di quella specie di nascita, che è uno sguardo nuovo che si apre sul mondo…
La psichiatria è così servita a forgiare lo strumento mediante il quale l’Inghilterra ha vinto la guerra.
Inversamente, la guerra ha trasformato la psichiatria in Inghilterra.
In questo come in altri campi la guerra si è dimostrata levatrice di progresso all’interno della dialettica essenzialmente conflittuale che a quanto pare caratterizza la nostra Civiltà.”
Jacques Lacan ha intuito rapidamente l'importanza del lavoro clinico e teorico di Wilfred Bion, mantenendo una costante attenzione sul lavoro dello psicoanalista inglese.
L’opera di Bion ha cambiato per sempre l’approccio della psicoanalisi nei confronti del gruppo come dispositivo di cura: le sue esperienze con i pazienti hanno messo in luce le profonde dinamiche che attraversano i gruppi, facendo emergere i fantasmi, le fantasie e i sintomi che ne condizionano i funzionamento.
Bion ha individuato alcune credenze di fondo che orientano il funzionamento del gruppo, chiamati “assunti di base”.
L’assunto prevalente determina in ogni gruppo una decisa torsione, con importanti implicazioni su ciascuno dei suoi membri.
Gli assunti di base possono essere definiti come “processi difensivi” scatenati dal funzionamento del gruppo e dall’emergere dei processi inconsci.
Afferma Bion:
“Secondo Freud i gruppi si avvicinano ai modelli di comportamento nevrotico, mentre nella mia concezione, si dovrebbero avvicinare a modelli di ordine psicotico."
In particolare, Bion coglie nei gruppi senza leader il contesto ideale per l’emergere delle dinamiche conflittuali inconsce di ciascun membro. Il conflitto tra individuale e collettivo può quindi emergere ed essere risolto nel lavoro del gruppo.
Per Bion la partecipazione al gruppo stesso costituisce una fonte di profonda perturbazione del funzionamento individuale, capace di incidere sulla mente del singolo.
Per approfondire:
-Jacques Lacan – “La psichiatria inglese e la guerra”;
-Wilfred Bion – “Experiences in Groups”;
-Mario Pissacroia – “Delle psicoanalisi possibili. Bion, Lacan, Matte Blanco”.
Wilfred Bion è stato una delle figure di spicco della Società Britannica di Psicoanalisi.
I suoi studi, oltre a rivoluzionare la concezione psicoanalitica del Gruppo, hanno profondamente influenzato il lavoro psicoanalitico sul sogno e sulla elaborazione mentale dei contenuti psichici.
In continuità con Lacan, Bion ha cercato di sistematizzare la psicoanalisi attraverso formalizzazioni che ne permettessero la trasmissione, l’insegnamento e la ricerca.
Tuttavia, proprio come nell’opera di Lacan, questo spesso si è tradotto in una complessificazione difficilmente “digeribile”.
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