LE TRE MORTIFICAZIONI NARCISISTICHE SUBITE DALL’UOMO
- riccigianfranco199
- 26 mag 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 11 giu 2023
“Con questo risalto dato all'inconscio nella vita psichica abbiamo però risvegliato gli spiriti più maligni della critica contro la psicoanalisi.
Non meravigliatevene, né crediate che la resistenza contro di noi derivi solo dalla comprensibile difficoltà dell'inconscio o dalla relativa inaccessibilità delle esperienze che ne provano l'esistenza.
A mio parere la sua origine è più profonda.
Nel corso dei tempi l'umanità ha dovuto sopportare due grandi mortificazioni che la scienza ha recato al suo ingenuo amore di sé. La prima, quando apprese che la nostra terra non è il centro dell'universo, bensì una minuscola particella di un sistema cosmico che, quanto a grandezza, è difficilmente immaginabile.
Questa scoperta è associata per noi al nome di Copernico, benché già la scienza alessandrina avesse proclamato qualcosa di simile.
La seconda mortificazione si è verificata poi, quando la ricerca biologica annientò la pretesa posizione di privilegio dell'uomo nella creazione, gli dimostrò la sua provenienza dal regno animale e l'inestirpabilità della sua natura animale.
Questo sovvertimento di valori è stato compiuto ai nostri giorni sotto l'influsso di Charles Darwin, di Wallace e dei loro precursori, non senza la più violenta opposizione dei loro contemporanei.
Ma la terza e più scottante mortificazione, la megalomania dell'uomo è destinata a subirla da parte dell'odierna indagine psicologica, la quale ha l'intenzione di dimostrare all'Io che non solo egli non è padrone in casa propria, ma deve fare assegnamento su scarse notizie riguardo a quello che avviene inconsciamente nella sua psiche.
Anche questo richiamo a guardarsi dentro non siamo stati noi psicoanalisti né i primi né i soli a proporlo, ma sembra che tocchi a noi sostenerlo nel modo più energico e corroborarlo con un materiale empirico che tocca da vicino tutti quanti gli uomini.
Di qui la generale ribellione contro la nostra scienza, l'inosservanza di ogni norma di urbanità accademica e lo svincolarsi degli oppositori da tutti i freni della logica imparziale."
Sigmund Freud, Introduzione alla Psicoanalisi, Lezione XVIII, pag. 446

L’uomo non è al centro dell’universo.
L’uomo non è diverso dalle altre creature viventi.
L’uomo non è padrone della propria mente.
Proprio a partire da questa posizione di non padronanza è possibile interrogarsi sul proprio desiderio.
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