top of page

I GEROGLIFICI DI FREUD

Una delle metafore più intriganti che Sigmund Freud ha usato per descrivere l'inconscio è stata quella del geroglifico. Questa metafora, presa in prestito dal campo dell'archeologia e delle lingue antiche, fornisce una prospettiva affascinante su come Freud descriveva la dimensione dell’inconscio.

Freud era convinto dell'idea che l’inconscio si riveli attraverso simboli, formazioni metaforiche ed enigmatiche. I geroglifici, la scrittura pittorica dell'antico Egitto, erano ricchi di simbolismo: ogni simbolo rappresentava un concetto, un oggetto o anche un suono. Allo stesso modo, Freud credeva che l’inconscio operasse in un linguaggio simbolico, con sogni, lapsus verbali e altre forme di atti mancati che fungevano da espressioni di desideri, ansie e conflitti repressi.


Una delle applicazioni più famose della metafora del geroglifico di Freud è nella sua interpretazione dei sogni. Freud sosteneva che i sogni sono come testi geroglifici, pieni di simboli che devono essere decodificati per rivelarne i significati nascosti. Proprio come un egittologo decifra i geroglifici per svelare i segreti dei testi antichi, uno psicoanalista deve interpretare i simboli in un sogno per ottenere informazioni sui desideri e sui conflitti inconsci dell'individuo.


Come sottolineato nell’“interpretazione dei sogni”:


“Nonostante questa multilateralità, è lecito dire che la raffigurazione del lavoro onirico, che non si propone certo d'essere compresa, non presenta al traduttore difficoltà maggiori di quelle offerte

ai loro lettori dagli antichi scrittori di geroglifici.” (pag.314)

Freud estese la sua metafora del geroglifico anche allo studio dei lapsus verbali e agli “atti mancati”. Questi errori verbali, come il lapsus freudiano, sono visti come “geroglifici linguistici”. Quando qualcuno inavvertitamente dice qualcosa che non intendeva dire, Freud credeva che non si trattasse semplicemente di un errore casuale ma di una rivelazione di pensieri o desideri repressi.


La metafora del geroglifico di Freud sottolinea la complessità e la profondità della mente inconscia. Proprio come i geroglifici non sono facilmente decifrabili senza una profonda comprensione della cultura e del contesto in cui sono stati creati, i simboli e le espressioni dell’inconscio richiedono un abile interprete – uno psicoanalista – per rivelare il loro vero significato.


La passione di Freud per l'antico Egitto non era solo legata alle sue ricerche sui sogni e sull'inconscio. Come abbiamo visto in questo articolo, Freud era un grande collezionista di arte antica, anche dell'antico Egitto.


Per approfondire:

-Sigmund Freud – L’interpretazione dei sogni;

-Lacan, Il Seminario, Libro V, Le formazioni dell’inconscio.


Lacan ha fornito un affascinante commento alla metafora freudiana del geroglifico.

Centrale nella reinterpretazione di Lacan era la nozione che il linguaggio stesso è il geroglifico ultimo dell'inconscio.


Lacan ha introdotto il concetto di "ordine simbolico", che rappresenta l'ambito del linguaggio e della cultura che struttura la nostra realtà. Sosteneva che la lingua non è solo uno strumento di comunicazione ma è anche un sistema che modella i nostri pensieri e le nostre esperienze. In questa visione, il linguaggio funziona come il codice geroglifico attraverso il quale l'inconscio comunica.

Lacan ha sottolineato la distinzione tra il "significante" e il "significato" in termini linguistici. Il significante è la parola o il simbolo stesso, mentre il significato è il concetto o il significato associato a quella parola. Lacan sosteneva che l’inconscio è strutturato come un linguaggio, con significanti che rappresentano i simboli o le immagini che formano il contenuto dei nostri desideri e conflitti. Questa struttura linguistica governa il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi e con il mondo.


Per Lacan: "l'inconscio è strutturato come un linguaggio". Ciò significa che i nostri pensieri e le nostre emozioni più profonde non sono casuali o caotici ma sono organizzati secondo le regole e i modelli del linguaggio. Proprio come i geroglifici fanno parte di una scrittura sistematica, i simboli e le espressioni dell'inconscio seguono un codice strutturato.


Il geroglifico, enigmatico ed incomprensibile per chi non ne è esperto, mostra chiaramente il funzionamento del significante: un insieme di segni legati da certe relazioni, al di là del loro preciso e specifico significato.

Come ha infatti sottolineato lo psicoanalista Zenoni:


“I geroglifici egiziani prima della loro decifrazione - è un paragone che Freud stesso ha fatto per parlare del sogno - sono l'esempio più evidente di questo qualcosa di cui si sa che è del linguaggio: vale a dire di cui si sa che vuole dire ma di cui non si sa che cosa vuole dire.”

Inoltre, l'enfasi di Lacan sull'ordine simbolico e sulla natura linguistica dell'inconscio ha sfidato gli approcci psicoanalitici tradizionali e ha aperto la strada allo sviluppo della moderna teoria psicoanalitica.


 
 
 

Commentaires


bottom of page