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UN SOGNO INTERPRETATO DA FREUD

Aggiornamento: 29 apr

Sigmund Freud ha colto la grande importanza clinica dell’interpretazione dei sogni.

Nei sogni Freud ha colto l’azione nascosta di processi inconsci che ha chiamato “spostamento” e “condensazione”. Questi processi determinano l’alterazione del materiale onirico latente, dando forma al sogno “manifesto”, che il soggetto vive durante il sonno e ricorda una volta sveglio.


Il processo di interpretazione del sogno segue delle regole precise, che Freud ha definito nell’opera “L’interpretazione dei sogni” (1900) e in articoli successivi.


Ne abbiamo un esempio nel sogno di “Elise L.”; racconta Freud:

“Una giovane signora sposata da molti anni fa un sogno: si trova con suo marito a teatro, una parte della platea è completamente vuota. il marito le racconta che ha anche Elisa L. e il suo fidanzato volevano andarci, ma avevano ottenuto solo dei brutti posti, tre per 1 fiorino e 50 centesimi e non avevano potuto prenderli. Lei è del parere che non sarebbe poi stata una disgrazia.”



Davanti al testo del sogno, criptico e misterioso, Freud sottolinea la necessità di “aprire il testo”, invitando la paziente ad associare sui singoli elementi del sogno.


Prosegue Freud:

“La prima cosa che la sognatrice ci riferisce è che lo spunto del sogno è accennato nel suo contenuto manifesto. Suo marito le aveva effettivamente raccontato che Elise L., una conoscente a lei pressappoco coetanea, si era appena fidanzata allora. Il sogno è la reazione a questa comunicazione…

Da dove proviene il particolare che una parte della platea è vuota? Si tratta di un'allusione a un fatto reale della settimana precedente. Essa si era proposta di andare a una certa rappresentazione teatrale e a tal fine aveva preso i biglietti per tempo, tanto per tempo che dovette pagare la tariffa di prenotazione. Quando giunsero a teatro, si dimostrò quanto superflua era stata la sua preoccupazione, perché un lato della platea era quasi vuoto. Avrebbe fatto in tempo se avesse comperato i biglietti il giorno stesso della rappresentazione. Il marito non tralasciò di punzecchiarla per questa precipitazione.

Da dove vengono le cifre: 1 fiorino e 50 centesimi? Da un nesso del tutto diverso, che non ha nulla a che vedere col precedente, ma che allude ugualmente a una notizia del giorno prima. Sua cognata aveva ricevuto in dono dal marito 150 fiorini e non aveva trovato nulla di più urgente da fare, quell'oca, che correre dal gioielliere e farsi dare un gioiello al posto dcl denaro.

Donde viene il "tre"? A questo proposito essa non sa nulla, a meno che non si voglia accettare per buona l'idea che la fidanzata, Elise L., è di soli tre mesi più giovane di lei, sposata ormai da quasi dicci anni.

E l'assurdità di prendere tre biglietti se si è solo in due? Riguardo a ciò essa non dice nulla e rifiuta ogni ulteriore associazione e informazione.

Tuttavia, nelle sue poche associazioni, la sognatrice ci ha fornito tanto materiale che in base ad esso diventa possibile individuare i pensieri onirici latenti.”


Freud non pone l’attenzione sul “cosa significa”, bensì sul “da dove viene?”, facendo emergere un’altra “scena”, quella inconscia. È a partire dalle associazioni della paziente che Freud può giungere al cuore del sogno. Come?


L’analista trova quindi il nesso, il carattere comune che unisce le diverse parti del materiale: la fretta; la fretta nel comprare i biglietti, il correre a comprare i gioielli, la fretta di sposarsi…


Ecco la ricostruzione di Freud del pensiero onirico latente nascosto nel sogno: “è stato assurdo da parte mia affrettarmi tanto a sposarmi! L'esempio di Elise mi fa vedere che avrei trovato un marito anche più tardi!”.


Ecco qui l’essenza della lettura freudiana dei sogni: “si cadrebbe in evidentemente in errore se si volesse leggere questi segni secondo il loro valore di immagine, anziché secondo la loro relazione simbolica”.


Lo sforzo di lettura di Freud permette, una volta “aperto il testo” attraverso le associazioni della paziente, per poi seguirlo “alla lettera”. Come sottolinea poi Lacan:

“Non deve nulla a una penetrazione intuitiva: è il genio del linguista che vede lo stesso segno apparire più volte in un testo, parte dall'idea che deve significare qualcosa e arriva (...) a ricostruire l'intera catena del testo”.


Per approfondire:

-Sigmund Freud – “L’interpretazione dei sogni”;

-Sigmund Freud – “Introduzione alla psicoanalisi”;

-Jacques Lacan – “Il Seminario. Libro III, Le psicosi”.


Freud coglie nei pensieri latenti il vero materiale di partenza per giungere al desiderio inconscio: il sogno manifesto gli è utile per invitare la paziente ad associare; dal materiale ottenuto è possibile costruire la “soluzione” del sogno, come sottolinea Bruno Bonoris.


La scrittura dell’inconscio richiede quindi un lettore attento, che sappia cogliere l’effetto dei processi del lavoro onirico che censurano il desiderio inconscio del paziente.


Così nel sogno l’enfasi viene spostata dallo sposarsi sull’andare a teatro.


L’attento lavoro sulle associazioni e sulle loro connessioni simboliche permette all’analista e al paziente di far emergere quanto il processo inconscio di censura aveva nascosto, perfino omesso nel “testo” del sogno.


 
 
 

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