LA REPRESSIONE DELLA SES*UALITÀ FEMMINILE PER FOUCAULT
- riccigianfranco199
- 25 ott 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Michel Foucault, eminente e controverso filosofo francese, ha dato un contributo significativo alla comprensione di come le società reprimono la se*sualità. Le sue teorie sul controllo sociale, esposte in opere come "La storia della ses*ualità", hanno avuto un profondo impatto sul modo in cui analizziamo la relazione tra potere, conoscenza e desideri.

Michel Foucault
Per comprendere la teoria di Foucault è essenziale considerare il contesto storico in cui egli sviluppò le sue idee. Il lavoro di Foucault è emerso nel bel mezzo della rivoluzione se*suale degli anni '60 e '70. Durante questo periodo, ci fu un crescente riconoscimento del significato della liberazione ses*uale e dell’esplorazione di diverse identità e pratiche. Tuttavia, l'approccio di Foucault non si concentrava esclusivamente sulla liberazione della ses*ualità, ma esaminava il modo in cui le strutture di potere e conoscenza hanno storicamente reso possibile o represso la ses*ualità.
Foucault ha introdotto il concetto di “discorso” per enfatizzare i modi in cui le società creano e diffondono la conoscenza sulla ses*ualità. Il discorso si riferisce alle narrazioni, al linguaggio e alle rappresentazioni socialmente costruite attraverso le quali le persone percepiscono e comprendono la ses*ualità. Questi discorsi spesso rafforzano norme e valori culturali, contribuendo alla regolamentazione del comportamento ses*uale.
Foucault sosteneva che potere e conoscenza sono indissolubilmente legati. Coloro che occupano posizioni di potere, come il clero e i governi, hanno storicamente usato la loro autorità per definire ciò che è considerato normale o deviante in termini di ses*ualità. In tal modo, le classi dominanti hanno creato e controllato la conoscenza sulla ses*ualità, modellando così le percezioni individuali e sociali.
Inoltre, la regolamentazione del corpo delle donne, dei diritti riproduttivi e dell’accesso alla contraccezione e all’interruzione di gravidanza esemplificano il modo in cui il “biopotere” viene esercitato da governi e istituzioni per esercitare il controllo sulla ses*ualità.
La teoria di Foucault ha avuto una profonda influenza sui campi degli studi di genere e sulla ses*ualità. Studiosi e attivisti hanno utilizzato le sue idee per criticare e sfidare i sistemi oppressivi che governano la ricerca della soddisfazione, sostenendo la liberazione ses*uale, l'uguaglianza di genere e il riconoscimento delle diverse identità.
Il controllo della ses*ualità è stato rivolto in modo particolare sulle donne: anche la psicoanalisi, con la clinica dell’isteria, affonda le proprie radici nelle forme sintomatiche prodotte dalla repressione della ses*ualità femminile. Molti hanno poi criticato Freud e la psicoanalisi, sostenendo la centralità di “concetti patriarcali”, come il ruolo simbolico della famiglia e del padre simbolico. In effetti, storicamente il registro del simbolico, a cui la legge appartiene, ha avuto un ruolo di primo piano nell’orientare la ses*ualità e il godimento.
Da un punto di vista analitico, la dimensione “invisibile”, non facilmente localizzabile nel corpo, mimetica, della soddisfazione femminile minaccia la volontà di controllo e dominio maschile, generando un vissuto di minaccia e di insicurezza. Le pratiche di repressione del femminile rifletterebbero quindi la risposta alla minaccia che il femminile rappresenta per il narcisismo maschile.
Per approfondire:
Lacan, Il Seminario, Libro XX, Ancora;
Michel Foucault – Le parole e le cose;
Michel Foucault – La storia della sessualità.
La vera sfida della Psicoanalisi, da Lacan, è di esplorare il “continente nero” della ses*ualità femminile, per come Freud lo aveva definito.
In particolare, il “godimento maschile” troverebbe una propria accettazione e collocazione nel mondo sociale e simbolico.

Jacques Lacan
Il primato del “fallo”, come significante e oggetto immaginario, è individuato da Freud come oggetto privilegiato della pulsione.
Si tratta, nel caso del godimento “maschile”, di un’esperienza localizzata nel corpo, che coinvolge il “pezzo” nella ricerca della propria soddisfazione.
La questione del godimento femminile, privo di riferimenti immaginari, ha invece animato il dibattito nel mondo della psicoanalisi.
Si tratta di un riflesso dell’esperienza maschile? Il femminile avrebbe un proprio statuto o sarebbe il mero risultato della “castrazione”?
La repressione millenaria della sessualità femminile riflette la dimensione perturbante dell'"al di là" del godimento fallico che caratterizza la posizione femminile.
Come descritto da Lacan con le “tavole della sessuazione”, negli ultimi anni del suo insegnamento, vi sarebbe una forma del godimento femminile che non si rivolge al fallo come significante o come oggetto del desiderio. Si tratterebbe di una forma di godimento della quale né Freud né la prima generazione di analista avrebbe saputo “dire qualcosa”.
Un godimento non localizzato in un punto preciso del corpo, descritto nelle esperienze dei mistici e dei religiosi. Un “godimento oceanico”, al di là del fallo. Un godimento inaccessibile e perturbante, se osservato dal vertice della sessualità fallica, dalla "posizione maschile".
Nella psicoanalisi di Lacan, "maschile" e "femminile" sono concetti che si svincolano da ogni riferimento anatomico, affondando le proprie radici nella loro funzione, nella particolare modalità di godimento che li caratterizza: la posizione "maschile" indicherebbe una forma di godimento legata all’oggetto, regolata, localizzata; la posizione "femminile" manifesterebbe invece una propria eccentricità, un “al di là” del fallo capace di tradursi in un’esperienza oceanica di dissoluzione.
Per cui è possibile avere donne che fanno esperienza di un godimento maschile, legato al "pezzo", al primato di una parte sul tutto, così di uomini che sperimentano un godimento femminile, come nel caso dei mistici.
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